OCM Vino 2013/2014, una panoramica sui progetti finanziati

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La misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi – OCM Vino” 2013/2014 è destinata a cofinanziare al 50% gli interventi di promozione del vino in Paesi Terzi .
I piani OCM vino rappresentano una misura che negli ultimi anni ha contribuito positivamente alla crescita dell’export vinicolo italiano non solo in contesti commerciali tradizionali e consolidati, come gli Stati Uniti, ma anche nei mercati dei paesi emergenti.
Per l’annualità 2014 sono assegnate risorse per circa 102 milioni di euro, di cui il 30% destinati al finanziamento di progetti presentati a livello nazionale ed il 70% per quelli presentati a livello regionale.

Col Decreto n. 34342 del 7 Agosto 2013 recante “Approvazione Graduatoria Ocm Vino 2013/14” – Misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche Agricole (www.politicheagricole.it), sono stati erogati oltre 30 milioni di euro destinati alla misura, 7,4 dei quali sono stati sottratti come somma “da destinare alle annualità dei progetti pluriennali approvati gli scorsi anni”, e 1,6 come riserva per i progetti multiregionali.
46,6 milioni il totale dei contributi inizialmente richiesti, 23,08 quelli ritenuti ammissibili dal “Comitato di Valutazione”, 21,5 quelli concessi dopo l’applicazione delle riserva ai progetti multiregionali.

21,5 milioni di euro contributo pubblico spalmati su 31 progetti di promozione del vino italiano nei Paesi extra Ue: dai 3,8 milioni di euro (il finanziamento più grande) concessi all’Ati (Associazione temporanea di impresa) che ha per capofila l’Istituto Grandi Marchi, ai 24.392 euro (il finanziamento più piccolo) concessi all’Ati che per capofila ha la Campari Wines, divisione vinicola del colosso Campari.

Guardando alle singole regioni, il contributo del Piemonte ammonta a 8,4 milioni di euro il totale del contributo pubblico erogato.
I progetti più finanziati, tutti con la cifra tonda di 1 milione di euro, e per una quota di cofinanziamento del 50% del totale, sono (in ordine di graduatoria) quello del Consorzio per la tutela dell’Asti Docg, quello del Made in Piedmont (che riunisce 84 aziende, www.madeinpiedmont.eu), quello del Consorzio Alba Export Wine & Food (63 aziende, www.albaexportwine.com), quello di Alba Wine (che riunisce 12 imprese) e quello di Winexperience (che riunisce 70 aziende).
Con finanziamenti vicinissimi ad 1 milione di euro anche il progetto dell’Ati Vignaioli Piemontesi, con 998.160 euro (e che riunisce le aziende Mirù, Piazzo, Tre Secoli, La Crotta di Vigneron, Casa Eredi di Mirafiore & Fontanafredda, Manfredi, Toso, Cantina di Clavesana, Cantina Vignaioli, Terre del Barolo, Dezzani, Produttori del Nizza e la Mgm-Mondo del Vino che, a sua volta, raccoglie, tra le altre 47 cantine cooperative e 511 aziende agricole), e quello di Piemonte “Land of Perfection”, con 989.959 euro (che vede uniti i Consorzi di tutela dell’Asti, di Barolo e Barbaresco, dei vini d’Asti e Monferrato, dei vini d’Acqui, del Gavi, i Produttori del Moscato Associati e Vignaioli Piemontesi).

La regione Veneto, nel complesso, ha concesso contributi per 9,2 milioni di euro (su una disponibilità di 10,4 milioni di euro) che attiveranno progetti dal valore complessivo di 20 milioni di euro.
Tra i progetti più finanziati, con 800.000 euro di contributo pubblico a testa, quello dell’Ati “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte” (per un valore complessivo del progetto di 1,637 milioni di euro), quello dell’Ati “Centro Vini Veneti” (per un valore del progetto di 1,6 milioni di euro), e quello dell’Ati guidata dal Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave (per un valore totale di 1,6 milioni di euro). E, ancora, con 799.968 euro, quello dell’Unione Consorzi Vini Veneti (per un totale progetto di 1,599 milioni di euro); con 799.758 euro di contributo, quello dell’Ati “Il Veneto in un Bicchiere” (per un progetto da 1,599 milioni di euro); con 783.852 euro quello del Consorzio Tutela Vini Arcole (per un totale di 1,567 milioni di euro); con 777.841 quello dell’Ati che ha per capofila la Rti Agricola Fratelli Tedeschi (per un progetto da 1,555 milioni di euro).

La Lombardia ha erogato un contributo pari a 3.200.955,47 di euro e il progetto dell’ATI Ascovilo (progetto da un milione di euro) ha ottenuto un contributi pari a 522.534,18.

La Toscana, che ha ammesso cofinanziamenti per 7,2 milioni di euro sui 7,8 potenziali, dove i due progetti top, per valore del contributo (al 50%) sono quello dell’Ati Taste Tuscany, che ha per capofila “Le Corti”, con 1,29 milioni di euro, e quello dell’Ati guidata da Barone Ricasoli, con 1,28 milioni di euro.

In Sicilia, invece, dove sono stati assegnati 5 milioni di contributi comunitari (a cui vanno aggiunti 1,4 di contributi regionali aggiuntivi) sugli 8,7 potenziali, il progetto top per valore è quello della Rti Trinacria, finanziato con 1,76 milioni di euro, seguito da quello di Irvos e Providi, con 1,09 milioni di contributi comunitari (a cui si sommano 658.000 euro di fondi regionali).

In Puglia, invece, per la campagna 2013/2014, sono stati ammessi contributi per 1,72 milioni di euro (a cui si sommano, per progetti pluriennali, 638.000 euro per il 2014/2015, e 565.000 euro per il 2015/2016) su un potenziale di 7,1 milioni, dove il progetto top è quello del Movimento Turismo del Vino Puglia, cofinanziato al 50% con 537.835 euro.

Il Friuli Venezia Giulia, invece, ha ammesso contributi per 1,96 milioni di euro sui 2,5 disponibili, con il progetto più finanziato che è quello dell’Ati Cantine San Martino, Castellargo e Piera Martellozzo, cofinanziato al 50% con 577.964 euro.
La graduatoria in ordine di punteggio è disponibile sul sito di Mipaaf a questo link.